Il sistema terra rinforzata è tale in quanto la peculiarità della tecnica costruttiva è data dall’utilizzo di elementi di rinforzo in materiale sintetico che si posano nel terreno su piani orizzontali equidistanti (interspazio costante) fra loro e per una lunghezza del rinforzo (dalla facciata/vista verso l’interno) che grossolanamente si assume in rapporto 1:1 con l’altezza del rilevato da costruire.
Questa del rapporto 1:1 non è comunque una regola stabilita ma aiuta a capire dimensionalmente di cosa si tratta.
L’effettiva lunghezza in “ingressione” dei rinforzi nel terreno viene infatti, come abbiamo visto nella pagina specifica (vai), stabilita da un software di calcolo.
Per quanto detto in precedenza la terra rinforzata è chiamata in questa maniera perchè prevede l’utilizzo di elementi di rinforzo che si posano nel terreno, vengono ricoperti da terra rullata e costipata a realizzare un tutt’uno compenetrato il quale viene poi considerato come blocco uniforme resistente:
- alle spinte da tergo,
- alle spinte dei carichi imposti
- alle forze di scivolamento per collasso che si manifestano nei terreni al superamento degli equilibri statici e li mobilitano successivamente su superfici ad andamento circolare (cerchi di bishop) o “a linea spezzata”