Terre rinforzate nel dissesto idrogeologico


Sei qui: Lavori svolti ⇒ Dissesto idrogeologicotorna alla pagina lavori


Riportiamo in questa pagina gli interventi in terra rinforzata che abbiamo realizzato nell’ambito del dissesto idrogeologico. In questa classe annoveriamo i lavori eseguiti su scarpate in frana o a rischio di frana, in presenza o meno di manufatti da salvaguardare.


Un interessante intervento, un lavoro in terre rinforzate eseguito con grande entusiasmo. Siamo nella proprietà di un privato nella zona ricadente nell’ambiente della falesia che si si trova a fianco della ss16 fra Fano e Pesaro, una zona protetta. L’annesso in costruzione viene investito da una importante frana della scarpata alle sue spalle a causa delle intense precipitazioni piovose e nevose di inizio 2018 e degli strati di roccia posti a franapoggio. L’intervento, con tanto di drenaggi a tergo e alla base, è stato realizzato con una accentuata gradonatura per operare a favore di stabilità globale per quanto riguarda la nuova opera di ricostruzione e consolidamento della scarpata in terra armata.


Lavoro già descritto nella sezione SISTEMAZIONI ESTERNE. Lo presentiamo in questa pagina perchè l’importanza primaria che riveste questo intervento è la stabilizzazione dei terreni, il consolidamento e la ricostruzione della scarpata soggetta a fenomeni di dissesto con terre rinforzate. Nella fase di scavo è stata infatti individuata la superficie di scollamento del corpo di frana, risultante intestata nelle coltri eluvio colluviali limo-argillose dello spessore di circa 3m. Durante gli scavi era infatti ben visibile in tempo reale il movimento del corpo franoso mentre si procedeva allo sbancamento per la realizzazione del piano di posa della terra rinforzata. Lasciati inoltre gli scavi a cielo aperto il Venerdi sera, il successivo Lunedì il terreno in dissesto veniva trovato completamente collassato a valle. E’ stato necessario alleggerire il corpo di frana e procede quindi allo sbancamento e spostamnento dei terreni instabili fino alla superficie di scivolamento. L’intervento di ricostruzione è stato integrato con la posa di geocompositi drenanti nella parete di sbancamento per un h massima si 2.2m (due ordini) e con la realizzazione di un saccone fondale e di drenaggio alla base della terra rinforzata.


 

Una scarpata a rischio di frana in questo caso. La frana incipiente e potenziale può riversarsi nella proprietà ed allo stesso tempo interrompere la Strada FELCINO, di accesso al piccolo centro abitato della località GINESTRETO dell’entroterra pesarese. L’intervento, deciso dal cliente in accordo con gli abitanti della frazione, è stato finalizzato per la messa in sicurezza statica della scarpata di confine e per evitare danni alla viabilità e conseguenti situazioni di disagio agli abitanti dell’area. Un intervento quindi di tipo preventivo. Il lavoro è del 2012.



Differentemente al caso di sopra, questo intervento è avvenuto a seguito di un’evento franoso inaspettato, tanto più perchè impostato in una scarpata caratterizzata da formazioni arenacee compatte. La frana ha interessato infatti la coltre superficiale di alterazione di circa 2 metri di spessore. Tale frana è stata attivata dalla forte piovosità nell’area, registrata nei primi mesi del 2010 e dai frequenti temporali del Settembre dello stesso anno. Sulla scarpata acclive era poi impostata una vegetazione arborea pesante che aggravava ulteriormente il carico dei terreni superficiali e che è venuta a valle occludendo completamente l’accesso alla proprietà. Un lavoro piccolo, eseguito in spazi ristretti e di cui siamo soddisfatti per la riuscita e che ad oggi (inizio 2015) è perfettamente reintegrato nel contesto ambientale. Il lavoro è del 2010.


E’ il nostro primo lavoro e ne andiamo fieri. Ci è stato commissionato da un’impresa specializzata di Castelbellino in provincia di Ancona alla quale era stato assegnato a sua volta dall’impresa Edil Mix di Fano (PU). La strada non era ancora franata e la proprietà ha voluto effettuare l’intervento di consolidamento in via del tutto preventiva al fine di non incorrere in problemi successivi più seri che avrebbero impedito l’accesso all’abitazione con tutte le conseguenze negative del caso. Il lavoro è del 2006.