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E’ questo il caso in cui la terra rinforzatra attutisce gli impatti dell’opera muraria, ponendosi come alternativa ad altre tecniche, per esempio qulla del muro fiorito. Nel criteri di progettazione strutturale, si si ometterà la spinta a tergo.
Un lavoro eseguito ad Agugliano (AN). Le immagini mostrano un edificio con a giorno il muro di un lato del vano garage dell’edificio. Da progetto tre dei muri sono naturalmente rinterrati, quello di valle rimane invece scoperto per effetto dell’impostazione dell’edificio su pendio. Situazione comunissima nelle costruzioni su scarpata. Questo lavoro è stato commissionato dall’Impresa Moglie Luciano ed è del 2009.
L’intervento in terra rinforzata è a Cartoceto (PU). E’ stato eseguito in un edificio industriale (cantina di azienda vinicola) realizzato come vedete su pendio. Le foto mostrano il lato di valle dell’edificio con la parete di valle scoperta totalmente e la parete laterale parzialmente scoperta. Il rinterro muro era quindi necessario e, considerate le pendenze della scarpata a valle dell’edificio, realizzare un semplice riporto in terra, avrebbe significato la posa di un ingente quantitativo di terra, una scarpata naturale molto lunga e un sovraccarico notevole sui terreni in posto. La terra rinforzata ha risolto i vari problemi con un intervento minimale a basso impatto ambientale e a garanzia di stabilità del rinterro del muro.